Il narcisista patologico e il narcisista maligno proveranno inevitabilmente ad un certo punto di una relazione sentimentale l’esigenza di punire la partner (ciò vale anche per una donna narcisista).
Questo accade quando la fase di love bombing del narcisista comincia a sfumare per dare corso alla fase di passaggio (vedi articolo nel sito) o di stallo e poi alla fase svalutativa, in cui il narcisista svaluta la partner, la sminuisce, la disprezza e denigra.
In questa fase – fase che precede lo scarto della partner da parte del narcisista – la punizione diventa una modalità tipica soprattutto del narcisista maligno.
I modi per punire un partner sono diversi ma alcuni sono più tipici e specifici di altri.

Il narcisista maligno attuerà ad esempio molto spesso il silenzio punitivo ed il gaslighting.
TuEdIo – Narcisismo e Amore è stata la prima fonte di diffusione nel web ad avere trattato in modo esteso del silenzio punitivo. E così del gaslighting.
Con il silenzio protratto ed invalicabile il narcisista annichila la vittima nella sua presenza fisica e morale facendola sentire in colpa ed una nullità. Con il gaslighting vuole renderla insicura di sé e farla credere pazza proprio come faceva il personaggio del film Gaslight, da cui ha preso il nome questo comportamento abusante, che impersonava la parte di un marito che voleva far credere pazza la moglie – a sé stessa e agli altri.
In ogni caso, l’errore che si compie quando si parla del narcisista patologico è incasellarlo, categorizzarlo. Perché, ad esempio, il gaslighting può fungere sia come una modalità punitiva, ma è anche un modo, tra gli altri, di esercitare il controllo sulla vittima, perché destabilizzandola può averla maggiormente in suo potere.
I modi per punire la partner sono comunque diversi, non contemplano solo il silenzio prolungato ed il gaslighting. Vengono anche liberamente tratti dal repertorio degli abusi psicologici tipici del manipolatore dallo specifico narcisista alle prese con le sue manipolazioni: le modalità abusanti sono sempre connesse alla storia personale del determinato narcisista. Per questo, vanno sempre calate nella sua specifica conformazione psicologica e nel suo contesto esistenziale. Il rischio è altrimenti quello di limitarsi alle possibili mere e semplici categorizzazioni o stereotipi del disturbo trascurando di capire veramente cosa anima effettivamente il comportamento del determinato narcisista.
Le categorizzazioni possono fungere da parametri o criteri guida per la comprensione di una personalità, come dei paradigmi: là dove si riducono solo a modi per definire una personalità e a meri cliché interpretativi la comprensione di una specifica personalità rischia di sfumare. Anche un narcisista patologico, nonostante tanti comportamenti stereotipati dovuti al suo disturbo, presenta infinite varianti e tipicità proprie, individuali.
Ma perché vuole punirti il o la narcisista?
- Perché stai rompendo i tuoi schemi consueti, quelli che lui ha imparato a riconoscere in te. Se modificherai sensibilmente i tuoi comportamenti nel rapporto che hai con lui avrà la sensazione di non riuscire più a controllarti. Sentirà minacciata la possibilità di averti sotto controllo ad ogni istante e potere persino prevedere i tuoi comportamenti e le tue reazioni.
- Ti punisce perché avanzi richieste, che per lui equivarranno sempre a delle pretese, come ad esempio di attenzioni e di cura.
- Ti sta svalutando. Se la sua fase svalutativa è iniziata ti punirà comunque in una logica paradossale e tautologica per cui ti svaluta proprio perché se ti svaluta un motivo c’è, ed un motivo c’è di svalutarti se ti svaluta.
- Ti svaluta, in pratica, perché nella fase svalutativa non può più porti nell’altare della sua idealizzazione, perché in te proietta ogni sua mancanza ed imperfezione che in lui non può tollerare.
In te proietta tutta l’umanità e sensibilità che in lui stesso non intravede o persino rifiuta e che in te è così viva ed unica.
Non accetta la tua unicità di persona; quell’unicità che inizialmente portava ad innalzarti, ma che d’incanto, ad un certo punto, vede come una minaccia alla sua stessa unicità – unicità che vorrebbe fosse tale per lui, ma che nella sua deficitaria capacità identitaria non è in grado di focalizzare.
Sentiti vincente, perché la svalutazione del narcisista equivale al suo senso di sconfitta: di fatto, non ha conquistato nessun oggetto ideale.
La svalutazione nei tuoi confronti equivale a quella nei confronti di sé stesso. Ed è proprio perché non è pervenuto a nessuna vera conquista – né di qualcuno né di sé stesso – che non volendo sminuire sé stesso sminuisce e svaluta te.
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anche questo è successo a me durante la convivenza, ma non solo da parte sua ma da parte anche di sua madre che ha detto a mia madre al cellulare che io non avrei mai potuto avere figli e lui mi svalutava tantissimo in tutto, poi sua madre ha preso a lavorare al mio posto nella sua lavanderia una ragazza estranea alla famiglia che sapeva che io avevo bisogno di lavorare urgentemente mi ha fatto molto ma molto male tutto
Cara Valentina, chi ci fa del male è il caso di tenerlo assolutamente lontano da noi.