L’importanza di SFATARE i FALSI MITI.
Negli ultimi anni il tema del narcisismo è diventato un tema particolarmente caldo.
Questo è dovuto indubbiamente alla crescita della patologia narcisistica nella nostra società e della complementare percezione sempre maggiore di questo incremento.

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Dall’ottobre del 2017 quando ho aperto il mio canale Yuotube Tuedio Narcismo e Amore tanti canali sulla scorta del suo successo hanno pensato di percorrere la cresta dell’onda del tema e molti canali preesistenti prestati ai più svariati temi di psicologia e di love coaching si sono gettati quasi esclusivamente sui temi trattati nel canale Tuedio.
Si è creato quindi un filone “POP” e main stream delle tematiche sull’argomento.
Questo in parte a discapito di una visione eminentemente fenomenologica, come incontro di una voce personale ed unica con le diverse risposte della ricerca sul campo dei disturbi di personalità e degli studi filosofici e sociologici sul tema della persona, delle relazioni umane, dei disagi psicologici in tema relazionale, con il conseguente replicarsi di echi tematici.
È il bisogno proiettivo e catartico, quando non “di pancia”, che coglie tante vittime o ex partner delusi che sulla fantomatica figura del narcisista che convoglia la loro insoddisfazione, i loro bisogni affettivi, talvolta il rassicurante pensiero di avere avuto a che fare con un essere incapace di amore, disturbato e perciò irreparabilmente manchevole nella relazione naufragata.
È su questo bisogno che fanno leva, che permeano e guidano tanti interventi sul tema “narcisismo” sul web, perlopiù; specie quando la finalità è di natura commerciale.
Sensibilizzare al tema dei disturbi di personalità nel momento in cui ne osserviamo la crescita è, decisamente, un compito inderogabile; oltre che, in certi casi, una missione.
E non sarà mai abbastanza il loro studio e discussione.
In alcuni casi, invece, l’idea del narcisismo patologico è sintomo dell’esigenza di scaricare il proprio senso di colpa o di fallimento e di inadeguatezza di molte vittime – presunte od effettive – di altrettanti presunti o veri narcisisti patologici con cui hanno avuto una relazione sentimentale.
In questo caso, si demanda ad altro momento se non propriamente si cerca di evitare, dietro l’accusa di patologia nei confronti dell/a ex, l’eventuale messa in discussione di sé.
In questo modo si creano doppi effetti di rifrazione e teorie specchio che colpiscono gli stessi autori che si cimentano nella messa in campo di temi-copia nel web.
In che modo gli stessi autori che trattano il tema narcisismo sono vittime di narcisismo? E come riconoscere le fonti di informazione guidate da un criterio di genuino interesse e di autentica passione per il tema?
Il tema è diventato talmente un trend che non nuoce una valutazione oculata dei contenuti e soprattutto, cosa può governare il genuino intento di chi tratta certi temi.
Il tema della manipolazione affettiva e sentimentale fa spesso leva sui sentimenti traditi di ex partner delusi, talvolta persino rancorosi nei confronti di chi li ha fatti sentire come dei cenci prima usati e poi gettati via.
Il bias psicologico di ancoraggio fa leva molte volte su questo stato d’animo che da un lato ha a che vedere con la rivendicazione di sé.
L’intento di Tuedio ha lo scopo di non eludere le significative esperienze personali, di vita ed anche raccolte in anni di esperienza di counseling. Ma anche di basarmi sullo stato della ricerca in termini fenomenologici, psico-sociologici e filosofici.
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Mi piacerebbe che Lei facesse un’analisi della Madama Butterfly dal punto di vista del narcisismo… e la “Sindrome di Penelope” con il fedigrafo e falso “Ulisse”. Coloro che salpano al comando della Abramo Lincoln…pieni di sé ma alla fine combinano solo guai fra i due mari. Prepari un bel video…
Cara Donatella, è certamente un buon spunto di analisi relazionale. Ti ringrazio.